E così hai fatto un altro figlio. Ti ricordi quindici anni fa, quando la tua vita era tutto un drink, la parola apericena non esisteva, e d’estate, a Ibiza, tutto sembrava essere così possibile?
Quante cose sono cambiate. Hai conosciuto la donna della tua vita. Vi siete scelti, accasati, avete fatto carriera, ed è nata quella fantastica creatura che ti tiene sveglio come e più di quelle memorabili notti brave. Ma senza drink, o al massimo con un quartino di latte.
Oggi, più che possibile, tutto sembra così faticoso, e alla fine basta che ci sia posto auto.
Ma non si può più rimandare. C’è un pargolo in arrivo e sai bene (a differenza di qualche anno fa) che tra pochi mesi lo spazio necessario sarà il doppio. E poi, senza ascensore, DUE passeggini ripieni come li fai salire al terzo piano?
Il mono in centro teatro di mille ricordi, insomma, non va più bene, a meno che tu non voglia sacrificare sia l’angolo playstation sia l’angolo chitarra, e perdere in un colpo solo le due cose che ancora danno un senso alla tua vita.
La sua gravidanza, prima di tutto. E così la mandi a Milano marittima / Capri / Porto Cervo (piazzetta) / Ostia Lido.
“Penso a tutto io”, le avevi detto.
Perché pensavi che “tutto” fosse continuare a svegliarsi la mattina, mangiare pranzo e cena fuori e fare qualche passeggiatina piacevole per cercare casa, magari curiosando con spirito di avventura nelle cose degli altri.
“Ad Agosto le agenzie immobiliari saranno vuote”, pensavi, “così potranno dedicarsi a me”.
Sbagliato. Tutto.
Ad Agosto tutti cercano casa, perché tutti vanno in ferie. Le passeggiatine piacevoli sono saune, e ancora meno piacevoli se la camicia ti sia attacca addosso come velcro.
E nel frattempo, a proposito della camicia, scopri che c’è dell’altro, che non avevi previsto. Qualcosa di mistico, una sorta di rituale magico che permeava la tua vita e del quale non ti eri mai reso conto.
Cominci ad intuire che per qualche oscura forza che solo tua moglie riusciva a governare – e prima di lei tua madre – se lasci una camicia stropicciata e sudata sul letto prima di uscire, al tuo ritorno essa sarà ancora lì.
Mistero, pensi. E pensi che forse qualcosa si è rotto. Una fattura malefica? Perché quella ruota magica che tutto può e tutto smacchia non gira? E perché ora gira ma non esce l’acqua?
E perché esce piena di grinze, mentre quelle nel cassetto sono stirate e lucide?
La tua vita, così come la conoscevi, sembra finita quando hai scoperto anche che il contenitore di tetrapack che da tre giorni giace vuoto sul bordo del lavandino, non si è ancora riciclato da solo.
– DOVE DANNAZIONE SI BUTTA IL TETRAPAK?!? – le hai chiesto a telefono, disperato, prima di cominciare a piangere. Che la tua casa sia stata maledetta?
Qualche soldo da parte, come sempre, è la soluzione. Per il tetrapak e la camicia, basta una ragazza alla pari, e i problemi sembrano risolti.
Hai tutto il tempo libero per occuparti della casa. E’ il 2 di agosto, ed entri in agenzia per un appuntamento.
Ti dicono che la prossima data disponibile è il 13 di agosto, tempo previsto cielo grigio con 39 gradi celsius. Oggetto della visita:
“bilocale accogliente solo studentesse in zona multiculturale”.
E così fai la seconda scelta migliore della tua vita. Dopo la ragazza alla pari, intendo.
Ingaggia un Property Finder DESIDERAre.
E il primo di settembre, devi solo traslocare.
One response
Bellisimo! quanta verità…con due risate.