Signore e signori, bentrovati.
Eccoci di nuovo a parlare di agenti immobiliari.
Nella puntata precedente abbiamo tentato di tracciare il quadro di alcune delle specie che più spesso capita di incontrare su e giù dai condomini.
Eccone ancora.
6. Il ritardatario pressapochista
Arriva in ritardo scocciatissimo, ma in realtà sei tu ad avergli fatto il torto di arrivare in anticipo, perché si sa che in questo settore “gli orari sono indicativi”.
Il ritardo pressapochista deve incastrare circa sessantuno appuntamenti in un’ora fatta di sessanta minuti, quindi per evitare di andare contro il principio di gravitazione universale e causare un wormhole spazio-temporale, è costretto a dare buca a qualcuno.
È quello che già dall’ingresso chiede se la casa va bene, perché tanto “è tutta così”. Per il ritardatario pressapochista i clienti sono solo lo sfortunato inconveniente che c’è tra il primo giorno del mese e il ventisettesimo, quando arriva lo stipendio.
7. Il “ghe pens mì”
– Non si preoccupi, faccio tutto io. Lei deve solo firmare qui, qui, qui, qui, qui, qui…
– Ma cosa sto firmando mi scusi? E che significa “il suo conto in banca è a nostra completa disposizione?”
– Non si preoccupi, ci penso io. Sono solo noie, sciocchezze burocratiche… qui, qui, qui, qui, qui… poi faccio io…
Chissà perché, quando c’è da fare il trasloco non ci pensa lui.
E nemmeno in tribunale.
8. L’amicone
È l’amico che non sapevi di avere (e che nemmeno volevi). È la persona che più ti ama al mondo, più della mamma e più della nonna, e darebbe la vita per te.
Se potesse, anzi no, quasi quasi lo fa per davvero, per due persone così solari, una coppia così bella!, vi metterebbe entrambi come sfondo del computer, anzi no!, che dico, un cuscino… due cuscini a forma di cuore con la vostra foto stampata, uno per voi e uno per lui!
Ma se non prendete la casa siete dei poveracci.
9. Il servitore muto
Entrare in appartamento vuoto, in compagnia di un estraneo, quando in ballo ci sono la sua provvigione e il vostro mutuo trentennale È una situazione imbarazzante. Ma se l’agente non parla, anche chiedere di vedere il bagno diventa parecchio strano. Di solito vengono addestrati per riempire il vuoto di mobilia con un pieno di convenevoli – dal clima al traffico – ma a volte l’addestramento fa cilecca. In questi casi, abbiate pietà: è solo che è morto dentro.
Quale di questi siamo (o siamo stati noi?).
Sarebbe troppo facile rispondere nessuno, ma la verità è sempre una cosa facile: nessuno.
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