Comprare casa può far piangere e solo chi non ci ha mai provato non capisce che la posta in palio è enorme, e qualcosa che va storto può seriamente compromettere tutti gli sforzi del passato e le speranze del futuro.
Nei prossimi tre post, dunque, vogliamo mostrarvi altrettante storie fantastiche che vengono dai Property Finder DesideraRe, quelli veri, del nostro gruppo.
Usiamo nomi e ambientazioni di fantasia, nelle storie che raccontiamo, ma solo perché ci piacciono le favole a lieto fine e adoriamo trasformarle in realtà.
desiderare

Aladin e Jasmin alla ricerca del palazzo perfetto: la vera storia del felice incontro con un Property Finder DesideraRe

«Al tempo del nostro primo incontro, Aladin e Jasmin sembravano davvero vivere in un’altra dimensione: lei aveva gli occhi spiritati, un tic alle labbra, e una voglia matta di contraddire Aladin qualunque cosa dicesse, qualunque cosa facesse. Insomma, si stavano avvelenando il sangue.
E ci credo: erano 24 mesi che avevano dato mandato a un’agenzia di trovare un banalissimo palazzo imperiale in centro, senza risultati se non topaie. Quello era il loro primo acquisto, avevano i soldi di una… chiamiamola “eredità” che non volevano né potevano sprecare, eppure si erano ritrovati a spendere quasi un quinto del budget in consulenze solo per scansare i bidoni che aveva provato a tirargli un certo Jafar, che si era presentato come un property finder, senza tuttavia esserlo.
Dopo quasi venti tentativi di compravendita inziati e poi saltati (una specie di record, a quanto ne sappiamo) erano arrivati al punto da non volerne quasi più sapere, rassegnati all’idea di andare avanti a vivere nella caverna dei quaranta ladroni, sfitta dopo l’ennesima retata.
Inutile dirlo, anche all’interno della coppia, le cose non è che andassero proprio una meraviglia.
Jasmin era addirittura dimagrita.
Poi si sono rivolti a noi, grazie al passaparola della loro amica Azzurra che qualche tempo prima ci aveva già presentato Pinocchio.
– Ragazzi, che fine ha fatto la lampada? – aveva chiesto Azzurra.
Jasmin aveva detto di averla messa via, in garage, in attesa di un futuro bisogno e a quel punto, Azzurra le aveva risposto:
– Ma tesoro, la tua lampada non è la lampada dei desideri?
– Sì, Azzurra, perché?
– Eh, perché… guarda: sarà un caso che i migliori property finder di tutto lo scenario nazionale si chiamino proprio DesideraRe?
Dopo qualche giorno Jasmin è venuta a trovarci. Abbiamo fatto un’intervista, firmato l’incarico, e dopo 28 giorni li ho ricontattati: io di palazzi ne avevo valutati più di 70, ma quello che avevo scelto di mostrargli era uno con cui sapevo di andare a colpo sicuro. Era il palazzo perfetto – per loro – al punto che se avessi dovuto scrivere un annuncio per metterlo in vendita, avrei potuto usare la trascrizione della loro intervista.
Piansero abbracciati quando gli dissi che il palazzo era pronto anche subito, e potevamo iniziare seduta stante ad avviare le pratiche.
Li ho rivisti per caso, qualche mese fa. Erano raddoppiati di numero, e felicemente, nella nuova casa. E lì, confesso, è venuto da piangere un po’ anche a me.»

Categories:

No responses yet

Lascia un commento

Archivio Blog