> Il tema di oggi è vintage.

 > Figo… prendo la Polaroid?

 > Ancora più vintage.

 > Aspetta. Ho una striscia seicentesca, in pratica la nonna del fioretto.

 > Ti aiuto. Non è una cosa, ma un concetto che fa rima con…

 > Fioretto?

 > No.

 > Lupetto?

 > Rispetto. Sai cosa vuol dire?

 > Certo. Ovvio. Il rispetto è importante. Importantissimo. E se manca è un dramma.

 > Mi fai un esempio?

 > Quando ti chiamano a tutte le ore e nemmeno ti chiedono se sei libera e attaccano a parlare. Hai presente?

 > Parli della tua mamma? Ho visto il video.

 > No, be’, io parlavo dei clienti. Quei clienti lì non lo sanno mica cos’è il rispetto.

 > E sentiamo. Cos’è per te il rispetto?

 > È una bella moneta di scambio. È qualcosa che serve per lavorare meglio e quindi essere tutti felici. Se io sto cercando casa, vengo da te, ti chiedo informazioni e tu me le dai per davvero. Mi spieghi bene come stanno le cose, non mi racconti banane.

 > Giusto. Così si lavora. Ed è così che lavora chi sa fare il suo mestiere. Adesso però seguimi.

 > Ok.

 > Tu hai detto che il rispetto è una bella moneta. Giusto? Vediamo l’altro lato. Tu cerchi casa, ci chiami, non ci prendi in giro, non ci fai perdere tempo, ci fai capire che la stai cercando davvero e che puoi pagarla. In pratica ci dici le cose come stanno, noi lavoriamo bene. Tu trovi la casa che stavi sognando, la compri e paghi noi per il nostro lavoro. Et voilà! Tutti felici. Il gioco è fatto. Viceversa se non ti interessa davvero ma hai qualche ora che non sai come riempire e ci fai lavorare per te lo stesso, allora, bellezza, significa che non ci rispetti.

 > Ho capito! Il rispetto è come una moneta: ha sempre due facce.

 > Già. E la nostra sorride.02

 > Desiderare: una questione di rispetto.

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